IL BAGNO DI VAPORE

 

Premessa
L’impiego del bagno di vapore per la cura della salute ha origini antiche. Marco Vitruvio, architetto romano vissuto nel primo secolo a. C., famoso per i suoi concetti e proporzioni colti da Leonardo per disegnare la forma perfetta dell’uomo,
è l’autore anche della descrizione dei luoghi dove devono sorgere gli edifici termali e delle caratteristiche che devono avere (Frigidarium, Tepidarium, Calidarium, Laconicum e Sudationes).
Le Terme romane non erano solo bagni pubblici, ma anche luoghi per praticare esercizi fisici, nuoto, luoghi di conversazione e di ritrovo. Le terme romane erano accessibili e gratuite per tutti.
Le costruzioni e l’organizzazione degli edifici termali è stato vanto dell’Impero romano, ma dalla caduta dell’Impero anche la pratica del bagno pubblico e domestico ha iniziato il suo declino. L’interesse per questa pratica d’igiene, cura e benessere è venuto meno anche per il volgare libertinaggio che in questi luoghi si andava a manifestare causa la promiscuità tra uomini e donne.
La ripresa del bagno pubblico riprende nel secolo XVII, nei paesi nordici con la sauna a stufa (Finlandia) e nei paesi arabi con l’hamman (Siria); nello stesso periodo in Occidente si torna ai bagni di acqua fredda, calda e vapore con Sigmund Hahn, medico tedesco e i tanti altri idroterapici succedutisi.

Effetti del vapore
La pratica del bagno di vapore oggi sembra avere un nuovo impulso per i suoi effetti sulla salute sia sulla superficie del corpo quanto al suo interno:
– dilatazione dei pori cutanei, accelerazione della circolazione periferica, rossore alla pelle, aumento del calore interno, decomposizione e rimozione degli umori che vengono portati all’esterno attraverso le normali vie di eliminazione.
Il vapore stimolando la circolazione migliora anche l’ossigenazione dei tessuti, il metabolismo e il sistema neuro-vegetativo in generale; favorisce inoltre i processi d’osmosi e gli scambi tra microcircolo e interstizi. Questi sommariamente sono i benefici di questo particolare bagno. Sostanzialmente con il vapore si depura e veicola all’esterno del corpo le tossicità che ostacolano l’armonia e riducono la vitalità e il vigore dell’organismo.
Per avere un buon effetto salutare occorre però che il bagno alterni al vapore l’acqua fredda allo scopo di rendere più efficiente l’irrigazione sanguigna e le funzioni dell’intero sistema neurovegetativo mentre si favorisce un rilassamento della muscolatura e delle tensioni in generale.
Con le alternanze fredde tutti i percorsi energetici ne guadagnano consentendo al soggetto sensazioni di leggerezza e pronta energia. Altri benefici non proprio secondari interessano l’attenuazione dei dolori reumatici, artritici e lombalgie; un grande sollievo si ha nei casi di sinusiti, disturbi rinofaringei, mucosità e asma.
I vantaggi del bagno di vapore sono davvero tanti.
Sebastian Kneipp il personaggio più importante e famoso del mondo idroterapico pur essendo convinto che con il calore si possano “sciogliere gli umori guasti”, portarli alla pelle mediante la sudorazione per asportarli poi con l’acqua fredda, non sembrava amare molto l’impiego del vapore. Al bagno di vapore totale preferiva i bagni parziali con l’ausilio di erbe medicinali allo scopo di produrre una sinergia molto utile per le affezioni in generale e in particolare nelle malattie delle vie respiratorie (naso, gola e relative congestioni).
Nelle applicazioni di vapore Sebastian Kneipp raccomandava prudenza: “L’applicazione del vapore richiede molta precauzione. Quello che fa guarire un ammalato se eseguito correttamente e secondo prescrizione, può far ammalare la persona sana se eseguito con trascuratezza e noncuranza. […] Quanto più dolce è il trattamento maggiore è il risultato.”
Kneipp ha spiegato bene il concetto di reazione, ossia che all’applicazione calda deve far seguito una immediata applicazione d’acqua fredda per avere un buon effetto di reazione.
La virtù dissolvente del vapore è un mezzo altamente efficace per eliminare ciò che intossica e avvelena il corpo, ma solo se interviene l’applicazione fredda. Non è il vapore ma l’acqua fredda l’agente che risana e fortifica il corpo.

Il bagno di vapore lezaetiano
Con Manuel Lezaeta Acharan il bagno di vapore acquista un interesse particolare perché risulta assai utile nella disintossicazione dell’organismo, al punto che da Lezaeta è considerato un “lavaggio del sangue” e da Luigi Costacurta, caposcuola dei neoigienisti italiani una “minidialisi casalinga”.
Non c’è dubbio che le due definizioni sono soltanto uno slogan per richiamare l’attenzione sull’efficacia di questa pratica. Prima di Lezaeta per la stessa ragione disintossicante aveva pensato all’impiego del vapore Luis Kuhne.
La struttura da lui studiata per praticare questo tipo di bagno era molto semplice. Il paziente era sdraiato su di un tavolato coperto da ampio mantello e sotto, disposti sul pavimento, dei bollitori d’acqua per la generazione del vapore.
La struttura invece ideata da Lezaeta si rifaceva al bagno russo, in pratica la stessa che si usa oggi. Consiste in una cabina di piccole dimensioni, da poter essere collocata all’interno di un normale box doccia o in modo più comodo e agevole, sopra la comune vasca da bagno. Il paziente è seduto, con la testa fuori dal vapore e la possibilità di entrare e uscire facilmente dalla cabina. Nelle versioni più moderne il generatore di vapore è collocato all’esterno del box.
Tra le due versioni (Kuhne e Lezaeta) se si tiene conto dell’importanza della circolazione e delle stimolazioni termiche caldo-freddo, la posizione più conveniente non è né una né l’altra, ma quella semi sdraiata. Tenendo però della scarsa disponibilità di spazi che caratterizza gli ambienti abitativi, la soluzione del piccolo box russo è la migliore, più facile da realizzare e sistemare all’interno di un appartamento.
Le caratteristiche e gli effetti benefici del bagno di vapore sono descritti ampiamente nei libri: La medicina naturale alla portata di tutti (p. 189) e La medicina natural del Padre Tadeo (Edito a Santiago del Cile dalla Scuola tipografica Salesiana).
Il mio Lavaggio del Sangue – scrive Lezaeta – ha ben poco in comune con i conosciuti bagni a vapore di Kuhne, e tanto meno con i bagni di traspirazione del sistema russo o turco, o della famosa sauna nordica ora tanto di moda che può produrre anche degli choc. In questa applicazione, che raccomando, è l’acqua fredda che agisce, non il calore. Questo serve solo per favorire la rapida reazione che si può ottenere con il vapore, con il sole o con l’orticazione sulla pelle del soggetto.
Tutti i bagni caldi, siano essi di acqua o di vapore, indeboliscono e con il tempo diventano dannosi per l’organismo perché producono una reazione fredda sulla pelle e favoriscono la febbre interna del ventre. Invece, con il mio lavaggio, le frequenti e alterne abluzioni di acqua fredda, risvegliano l’attività nervosa che accelera il ricambio organico e che è il principio ideale di rigenerazione integrale del corpo. […]
Con il lavaggio del sangue si produce la febbre curativa nella pelle e si combatte la febbre distruttiva delle viscere che, come sappiamo, è in grado variabile caratteristica di ogni infermo.
Alternando il calore e il freddo sulla pelle, si ottengono successive congestioni e anemie nella superficie e nell’interno del corpo, che generano un flusso e afflusso sanguineo dall’interno e viceversa, permettendo in tal modo un vero lavaggio del sangue attraverso i pori della pelle”.

Avvertenze e controindicazioni
La diffusa idea che il vapore indebolisce il corpo ha limitato il suo impiego. Non c’è dubbio che un’esposizione eccessiva al caldo o al freddo non fa bene. Il troppo caldo debilita, il freddo irrigidisce, ma l’aria o l’acqua fresca applicata subito dopo un’esposizione al calore, rinvigorisce e aumenta la volontà di fare. Il meccanismo della circolazione dei liquidi corporei è descritto molto bene nell’interessante scritto di Giuseppe Miserocchi apparso nella rivista mensile Le scienze n. 302, Come i vasi linfatici regolano il volume del liquido interstiziale: “È esperienza comune che un arto si gonfi molto in ambiente caldo ed eventualmente in presenza di sudorazione: il gonfiore è dovuto a un aumento del volume del liquido interstiziale legato a sua volta a un considerevole aumento del flusso di sangue” (op. cit. p. 48).
Una particolarità raccomandata da Lezaeta è che al bagno caldo deve seguire sempre una breve applicazione fredda; è questa che rende efficace e straordinariamente salutare l’applicazione di vapore.
L’effetto normalizzante è ancor più efficace se all’acqua calda o nel generatore di vapore si aggiungono delle opportune erbe medicinale o altre sostanze salutari.
Le pratiche con il vapore sono tutte molto stimolanti per cui in alcuni casi occorre essere prudenti usando le dovute precauzioni.
Il vapore stimolando l’elasticità vasale è sconsigliato a chi soffre di varici o fragilità capillare; a chi è sottoposto o ha subito trattamenti chemio e radioterapici; alle persone deboli o debilitate; al febbricitante; agli ammalati di cuore e ipertesi; a chi possiede una sudorazione eccessiva.
Padre Tadeo di Wiesent, frate cappuccino vissuto in Germania tra l’Ottocento e Novecento, nel suo libro La medicina natural, a proposito del bagno di vapore scrive che è controindicato alle persone con i battiti del polso superore a 100 al minuto (L. Costacurta raccomanda invece una maggior prudenza e dunque un numero di battiti inferiore a 85. Il calore accelera il battito e pertanto le funzioni organiche affaticano). Ai soggetti non idonei, Padre Tadeo raccomandava la fasciatura umida, una pratica decongestionante e di sicura efficacia.
Il bagno di vapore può risultare invece utile negli accumuli di liquidi, quando è interessata la funzione renale e ancor più nel soggetto dializzato.
Altri accorgimenti e suggerimenti utili raccomandati da Padre Tadeo riguardano i bagni derivativi (tronco e sedere) da praticare dopo il bagno avendo sempre cura che i piedi siano caldi.
Un’altra avvertenza riguarda il sudore. Nella prima parte del bagno quando si manifesta la sudorazione al capo è segno di iniziare le alternanze con l’acqua fredda. Le palpitazioni e il mal di testa indicano invece una esposizione eccessiva al calore e pertanto la necessità di intervenire con applicazioni fredde o con l’interruzione del bagno .
A chi ha una sudorazione difficile si suggerisce prima di iniziare o durante il bagno, bere a sorsi uno-due bicchieri di acqua calda.
L’orario più conveniente per questa pratica è dal risveglio a metà pomeriggio, lontano ovviamente dalle digestioni. Raramente si applica giornalmente. Una normale sequenza è di 1- 3 bagni di vapore alla settimana.
Per ogni applicazione d’acqua fredda, calda o vapore è bene attenersi alle raccomandazioni suggerite con le spiegazioni delle pratiche.
I vapori parziali (inalazioni o fumigazioni) con erbe o sostanze medicinali hanno indicazioni diverse. Per altre curiosità, informazioni e modi d’impiego curativi con l’acqua si veda il capitolo specifico del volume: “Il libro degli elementi naturali”. Benessere e salute con Acqua, Aria, Luce, Terra.

armidochiomento@libero.it                                                                                  Armido Chiomento